08 Lug Metriche UX per migliorare la SEO: come e quando analizzarle
La velocità con la quale una pagina web si apre ha un impatto immediato sull’utente, in quanto comporta la permanenza, inoltre, tiene in considerazione il numero di conversioni e il posizionamento. Una pagina internet che tende ad aprirsi lentamente porta l’utente ad abbandonare quella pagina ancora prima che si apra.
È anche per questo motivo che migliorare le prestazioni di un sito web e velocizzarlo è molto importante per ottenere dei risultati.
Ma come è possibile farlo?
Fortunatamente nel settore ci sono svariate strategie SEO e tutte si concentrano sull’aumento delle sessioni.
È fondamentale misurare l’esperienza di un utente una volta atterrato sulla pagina web. Analizzare le metriche UX per migliorare la SEO è la prima strategia da mettere in pratica per permettere al proprio sito di crescere, perché si sa una pagina veloce, ricca di contenuti originali e interessanti invoglia l’utente a non abbandonarla, ma a seguirla, consigliarla e rivisitarla.
Ecco com’è possibile vedere gli ostacoli alla conversione?
- Analizzare le interazioni degli utenti sui menu di navigazione di un sito web
- Misurare la profondità di scorrimento
- Misurare il numero dei click sui rispettivi pulsanti
- Valutare il coinvolgimento con i campi dei moduli
- Rilevare eventuali errori JavaScript
È possibile fare queste valutazioni grazie a diverse piattaforme sia gratuite che a pagamento come ad esempio Hotjar e Microsoft Clarity.
Sommario:
Metriche UX per migliorare la SEO: come e quando analizzarle
Misurare l’esperienza utente con Microsoft Clarity
Quando analizzare le metriche UX per migliorare la SEO
Come analizzare le metriche UX
Metriche UX per migliorare la SEO: perché aspettare
Metriche UX per migliorare la SEO: Not Only Seo è quello che stai cercando
Misurare l’esperienza utente con Microsoft Clarity
Microsoft Clarity è un tool che cambia il modo di lavorare, è uno strumento davvero utile per misurare l’esperienza utente. Misura le metriche UX di un sito web attraverso mappe di calore, registrazioni delle sessioni utente e movimenti del cursore.
Con Microsoft Clarity è possibile capire come gli utenti navigano sul proprio sito, come si muovono, per quanto tempo rimangono e come decidono di abbandonarlo.
Uno strumento veramente rivoluzionario per ottimizzare le metriche UX di un sito web, oltre ad essere completamento gratuito e conforme alle norme GDPR e CCPA.
Per utilizzarlo è possibile iscriversi utilizzando il proprio account Google, Facebook o Microsoft, dopo l’accesso si crea un nuovo progetto per il relativo sito web.
Ecco il procedimento per aggiungere il codice di monitoraggio di Clarity al proprio sito Web:
- Impostazioni
- Configurazione
- Come installare Clarity
L’installazione è possibile eseguirla manualmente aggiungendo il codice alle proprie pagine web.
Dopo circa 2 ore concretamente si vedono i dati nel proprio progetto Clarity.
Quando analizzare le metriche UX per migliorare la SEO
Esistono determinati aspetti fondamentali da considerare prima di studiare i dati forniti da Clarity come ad esempio la previsione dei tempi dei dati da analizzare, il possibile periodo, l’impatto di altre campagne e il numero di dati che si sta analizzando.
Dopo aver tenuto conto di queste considerazioni si possono analizzare le metriche UX del proprio sito web. C’è chi lo fa per giorni o chi lo fa per mesi interi, la cosa sicura è che più dati si hanno e meglio è.
Come analizzare le metriche UX
Dopo aver visto quando analizzare le metriche UX, è rilevante sapere anche come farlo.
In questo paragrafo dunque entriamo nel dettaglio dell’argomento riferendoci in particolar modo a come analizzare le metriche UX per migliorare la SEO.
Prendendo sempre come esempio Microsoft Clarity è opportuno guardare le registrazioni delle sessioni con errori JavaScript e alcuni comportamenti particolari degli utenti come ad esempio:
- Dead clicks o clic morti: accadono quando un utente fa clic o tocca una pagina senza effetto
- Rage clicks o clic di rabbia: accadono quando un utente fa clic o tocca la stessa area più volte, questo può verificarsi a causa di un sito lento
- Scroll o scorrimento eccessivo: avviene quando un utente fa scorrere una pagina più del previsto dovuto al non trovare informazioni che sta cercando
- Quick Backs o schienali veloci: questo succede quando un utente è passato a una pagina, ma poi è tornato in modo veloce alla pagina precedente
Tali informazioni fanno capire eventuali problemi tecnici, variazioni al progetto della pagina e come ottimizzare i collegamenti interni.
Queste registrazioni che servono a misurare l’esperienza utente possono essere salvate e poi rivalutate in un secondo momento, inoltre è possibile condividerle tramite un link o e-mail.
Utilizzare i filtri è un’altra cosa utile per analizzare le metriche UX del sito web, si possono trovare le registrazioni che interessano filtrandole per località, periodi etc.
Esistono altri modi su come misurare la soddisfazione del cliente?
Certo che sì, un’altra funzione ottimale è lo studio delle mappe di calore che fa capire come gli utenti interagiscono con i contenuti e gli inviti all’azione preferiti da essi, inoltre, verifica quali elementi ha il maggior numero di clic e se si tratta di un video, di un pulsante, di un collegamento nel testo o un collegamento a piè di pagina.
Possono verificarsi poi situazioni poco gradite come ad esempio che l’invito all’azione chiave sulla tua pagina non porta a risultati sperati. In questo caso è possibile effettuare variazioni per renderlo più invitante, ad esempio lo si può arricchire di contenuti attorno, lo si può far diventare più visibile addirittura cambiarlo nel suo design.
La distanza in cui gli utenti scorrono la pagina varia anche in base al design della pagina e alla reattività del tablet, PC o dispositivo mobile. È possibile analizzare fino a che punto gli utenti sono disposti a restare su quella pagina e scorrerla finché non trovano le informazioni che stanno cercando e capire se mancano contenuti rilevanti alla soddisfazione del cliente.
Se gli utenti che arrivano al piè di pagina sono pochi e il numero di clic è piuttosto basso si può provare a modificare il layout della pagina e regolare i contenuti o i titoli.
Metriche UX per migliorare la SEO: perché aspettare
Ora che si conosce il metodo su come misurare la soddisfazione del cliente non c’è alcun motivo di perdere altro tempo, è infatti possibile iniziare ad analizzare le metriche UX di un sito web già da subito, i passaggi sono semplici: creare un account, implementare il codice di monitoraggio e iniziare subito a misurare.
Migliorare il proprio sito web attraverso l’analisi e misurazione dell’esperienza utente sul proprio sito web è da considerarsi una soluzione personalizzata.
Metriche UX per migliorare la SEO: Not Only Seo è quello che stai cercando
Nell’articolo di oggi abbiamo approfondito e spiegato come sia importante analizzare le metriche UX di un sito web e come questo serva a migliorare la SEO.
Se state cercando un consulente SEO pronto a fare chiarezza nelle cose analizzate oggi o capire come sei posizionato e quali sono le parole chiave su Google che fanno al caso tuo contattaci.
Noi di Not Only Seo siamo una web agency fondata da un consulente SEO con più di 10 anni di esperienza nel settore. Ci occupiamo di servizi SEO, pubblicità su Google, Blog aziendali, Social Media Marketing e Web Marketing.