GLOSSARIO

A

A/B TEST

Test che serve ad individuare la soluzione migliore tra due alternative.
Si creano e confrontano due pagine o documenti, variando un elemento e osservando in quale dei due casi si ottiene il risultato maggiormente efficace (solitamente l’obiettivo è un numero più alto di visite/conversioni).

ABSTRACT:

In ambito web, si tratta della sintesi del contenuto di una pagina.
È fondamentale per la SEO in quanto i motori di ricerca utilizzano l’abstract come descrizione (description) dei risultati di ricerca restituiti in base alle query digitate (dovrebbe rientrare nei 160 caratteri e contenere le keywords principali).

AD CLICK:

Il totale dei click degli utenti su un annuncio pubblicitario.

AD VIEWS:

Il totale delle visualizzazioni degli utenti relative ad un annuncio pubblicitario.

ADWORDS:

È il servizio di Google per la creazione di annunci pubblicitari (sponsorizzati).
Gli annunci a pagamento sono i primissimi risultati che compaiono nella pagina quando si effettua una ricerca. Il posizionamento degli annunci dipende da un algoritmo di Google che individua la keyword ricercata dall’utente e propone l’annuncio migliore in base a tale query.

ADSENSE:

È il servizio di Google per monetizzare il traffico sul proprio sito.
Con AdSense è infatti possibile affittare uno spazio del sito che verrà destinato all’inserimento di banner e annunci pubblicitari (contestualizzati in base ai contenuti delle pagine), monetizzati in base a click e visualizzazioni.

ADS/ADVERTISING:

L’acronimo Ads identifica gli annunci pubblicitari online; l’Advertising è il mezzo per la comunicazione pubblicitaria online.

AFFILIATE MARKETING:

Marketing basato su performance e su un programma di affiliazione.

Si tratta di un accordo commerciale tra soggetti per cui un inserzionista riconosce una commissione ad un affiliato (che ne ospita alcuni contenuti sul proprio sito) nel momento in cui viene raggiunto lo scopo prefissato (quando un utente compie l’“azione-obiettivo”, es. acquisto di un prodotto, download, ecc.). Il rapporto tra i due è mediato dalla piattaforma di affiliazione.

AFFILIAZIONE

È il vero e proprio processo di sponsorizzazione di un prodotto attraverso la sua recensione.

ALGORITMO:

In informatica, si tratta di un procedimento utile per la risoluzione di un problema mediante l’applicazione di una sequenza (o numero) precisa di operazioni matematiche, istruzioni che seguono un ordine sistematico.

Es. Algoritmo di rilevanza: individua una relazione tra la query immessa da un utente e i contenuti di varie pagine web, al fine di restituire risultati ordinati in base alla rilevanza ed alla coerenza con la ricerca effettuata.

ALLINTITLE:

Una delle principali funzioni (o comandi) di Google. Si tratta di un filtro, utile per trovare il numero esatto di pagine HTML che figurano nell’indice del motore e contengono nel Titolo (Tag Title) la chiave indicata tra virgolette, nel seguente modo: Allintitle:“parola chiave”.

ALT TAG:

Chiamato anche Alt Text o Alt Attribute, è il tag da compilare quando siano presenti immagini, diagrammi, grafici o simili. Permette di inserire un breve testo per descrivere l’immagine, cosicché questa risulti visibile ai motori di ricerca e possa contribuire all’ottimizzazione della pagina in cui è inserita

ANCHOR TEXT:

Si tratta di un testo cliccabile (quindi il testo di un link testuale) e rappresenta il collegamento ad un’altra pagina web.
È molto importante per la SEO in quanto i motori di ricerca si orientano sulla base degli anchor text per valutare contesto e attinenza della pagina rispetto alla ricerca dell’utente.

ARTICLE MARKETING:

È la strategia di marketing che prevede la pubblicazione di articoli redazionali online da parte di aziende (e realtà commerciali) per la promozione di un prodotto, un servizio o un brand.

AUTHORITY:

L’authority è l’autorevolezza online (se ne parla generalmente in riferimento ad un documento o una pagina).
Una pagina che risulta autorevole si suppone che preveda contenuti di qualità, utili e pertinenti ad un topic principale.

B

B2B:

È l’acronimo per Business to Business ed individua l’insieme delle transazioni commerciali che avvengono esclusivamente tra imprese.

B2C:

È l’acronimo per Business to Customer ed individua le relazioni commerciali che intercorrono tra un’impresa e un consumatore finale (quindi attività di vendita, assistenza ecc.).

BACKLINK:

Anche incoming link o inbound link, è un termine che si riferisce a link (o collegamenti ipertestuali) ad una pagina o ad un sito – quindi link in entrata – provenienti da un’altra pagina o sito residente su un dominio differente.

BAD NEIGHBORHOOD (CATTIVO VICINATO):

Termine nato per indicare i siti web che sfruttano tecniche scorrette e malviste dai motori di ricerca per posizionarsi. È importante evitare tali siti, stando attenti a non operare eventuali scambi di link con questi, in quanto potrebbe comportare penalizzazioni da parte di Google e dei motori.

BAN/BANNED:

Il Ban è l’operazione di rimozione (cancellazione definitiva) dal proprio archivio, da parte di un motore di ricerca, di documenti, pagine o siti web relativi ad un dominio.
Pagine o siti interi vengono bannati (banned) – quindi letteralmente banditi – in diversi casi, il più importante dei quali è l’utilizzo di tecniche di spam per tentare di posizionarsi.
Il ban è la più grave delle penalizzazioni inflitte da Google e dai motori.

BANNER:

Tra le forme di pubblicità maggiormente diffuse su Internet, il banner è una striscia o un riquadro che racchiude un annuncio e viene inserito su una pagina web.
Quando l’utente clicca sul banner verrà automaticamente reindirizzato alla pagina del sito dell’inserzionista.

BID:

Rappresenta l’offerta relativa ad ogni click in una campagna PPC (pay per click).
A seconda del bid per click, è possibile posizionarsi più o meno in alto con il proprio annuncio in base alla query digitata dall’utente.

BLACK HAT:

Questo concetto si utilizza in ambito SEO per descrivere pratiche e strategie di posizionamento che potrebbero essere considerate come spam dai motori di ricerca.
Contrario di white hat.

BLOG/BLOG NETWORK:

Il blog è una sorta di diario online.
Esistono blog personali e aziendali e lo scopo è quello di raccontare la storia del blogger (ossia il possessore del blog) e, oltre al testo, può contenere immagini, audio e video.
Gli utenti che visitano il blog hanno la possibilità di commentare i contenuti.
Con il termine blog network si identifica, quindi, un insieme di blog utilizzati per uno scopo unico.

BOOKMARK/BOOKMARKING:

Con il termine bookmark si identifica un collegamento ad un sito che è stato precedentemente salvato da un utente su un browser, così da permettergli di accedere rapidamente a tale indirizzo (trad. segnalibro).

Il social bookmarking si potrebbe definire come un sistema per la gestione dei preferiti web. Si tratta di elenchi di bookmark creati dagli utenti, liberamente consultabili e che permettono di condividere pagine salvate, oltre che crearne di nuove, utilizzando tags e parole chiave.

BOUNCE RATE:

Letteralmente traducibile in “tasso di rimbalzo”, indica la percentuale di utenti che, una volta visitato un sito web, lo abbandonano dopo poco tempo, senza visitare altre pagine.
Si tratta quindi di un valore negativo, segnale che qualcosa non funziona bene sul sito o sulla pagina in questione (indicatore di scarso interesse dell’utenza, ad esempio a causa di contenuti di scarsa qualità o presentati in maniera scorretta).

BOT:

I BOT (abbreviazione per robot) sono una serie di programmi – veri e propri algoritmi di intelligenza artificiale – che accedono alla Rete tramite gli stessi canali utilizzati dagli utenti e svolgono molte funzioni, tra cui la più importante è quella di analizzare il web (ad esempio alla ricerca di pagine nuove da inserire nei database dei motori di ricerca).
Sinonimo di crawler.

BRAND/BRANDING:

Il Brand è il marchio (o logo) di una linea di prodotti o di un’azienda, quindi ciò che lo identifica.
Con il termine Branding si individuano, quindi, tutte le strategie e le tecniche di marketing (o web marketing) che hanno come obiettivo l’ottimizzazione del brand.

BRAND AWARENESS:

Traducibile letteralmente in coscienza o consapevolezza del brand, rappresenta un indicatore di notorietà (o popolarità).
La brand awareness misura infatti la percezione del pubblico rispetto ad un marchio.

BRAND REPUTATION:

S’intende la reputazione del marchio, anche in ambito web.
La gestione della brand reputation inquadra una serie di attività da svolgere costantemente per monitorare e intervenire rispetto a notizie, commenti o critiche relative al brand.

BRIEF/BRIEFING:

Il brief è un documento che, in ambito pubblicitario, rappresenta un report contenente gli obiettivi di una campagna e le strategie da attuare per realizzarla.
Il termine briefing si utilizza per identificare un incontro di più persone per aggiornarsi rispetto ad una campagna (o altra iniziativa o progetto) di marketing correlata ad un prodotto o servizio.

BROWSER:

E’ lo strumento essenziale, la base per poter navigare su Internet.
Si tratta di un software utilizzato per visualizzare i siti internet, in quanto codifica il linguaggio di programmazione, permettendo all’utente di navigare e fruire delle risorse in Rete.

BUG:

Termine utilizzato per identificare un errore nel software.

C

CACHE/CACHING:

La cache è la memoria di un computer.
La sua funzione è quella di immagazzinare – catturare – le informazioni cui un utente accede (siti, pagine o parti di esse), così da renderle utilizzabili più velocemente in futuro. Questa azione prende il nome di caching.

CALL TO ACTION:

Rappresenta l’invito all’azione offerto all’utente.
Consiste in un elemento che viene inserito all’interno di una pagina web, il cui scopo è appunto indurre chi sta visitando la pagina a compiere l’azione-obiettivo della pagina (ad esempio acquistare o chiedere un preventivo rispetto al prodotto/servizio offerto).

CARRELLO:

Quando si parla di carrello in ambito Internet si fa riferimento ai siti di e-commerce e, nello specifico, al carrello virtuale in cui inserire prodotti o servizi di interesse per completare successivamente il processo di acquisto.

CLICK-THROUGH RATE (CTR):

Il CTR è un parametro che indica il rapporto tra il numero di visualizzazioni e i click relativi ad annuncio pubblicitario.
Nella pratica: la percentuale di trasformazione delle impression in click. Sulla base del CTR è possibile valutare l’efficacia dell’annuncio.

CLIENT:

Si definisce client un computer o calcolatore (ma anche un programma o un processo) in grado di scambiare dati con un altro computer o programma, chiamato server. Più in dettaglio, il client richiede determinate informazioni al server che, a sua volta, gliele fornisce.

Tipici esempi di client sono i web browser (come Chrome o Mozilla).

CLOAKING:

Tecnica considerata, in alcuni casi, potenzialmente scorretta e spam, per mezzo della quale vengono presentati contenuti differenti a seconda che la pagina web sia visualizzata da un utente o dallo spider del motore di ricerca.

In quest’ultimo caso, infatti, la pagina mostrerà allo spider un contenuto maggiormente ottimizzato ai fini di posizionamento nella SERP.

Al contrario, il cloaking non comporta penalizzazioni da parte dei motori di ricerca ad esempio quando la stessa risorsa presenti un contenuto in lingua diversa a seconda dell’IP di provenienza dell’utente che ne sta fruendo.

CLUSTERING:

Anche chiamato document clustering, è il processo per cui i motori di ricerca presentano un unico documento (un’unica pagina di un sito) nei risultati.
Questo permette ai risultati di essere maggiormente variegati ed evita che le prime posizioni siano occupate da pagine diverse di un unico sito che potrebbero compromettere tale eterogeneità (ad esempio, Google tende a clusterizzare raggruppando al massimo due pagine dello stesso sito per ogni query).

CMS:

Acronimo di Content Management System.
È un software che consente di gestire e amministrare in autonomia un sito web, un portale, un blog o una applicazione web tramite un’interfaccia grafica ad accesso privato.
È quindi possibile aggiornare costantemente i contenuti, che siano immagini, testo e molto altro. Tra i più semplici e conosciuti c’è WordPress.

CONTENT MARKETING:

È il marketing dei contenuti.
Si basa sull’importanza, anche nell’ambito web, di presentare contenuti di qualità, non per forza legati direttamente ad un immediato ritorno economico. L’obiettivo primario è infatti quello di attirare visitatori e stimolare nuovi interessi.

CONVERSIONE/CONVERSION RATE:

La conversione rappresenta l’azione-obiettivo di un sito o una pagina web.
Identifica il risultato prefissato (ad esempio l’acquisto, l’iscrizione alla newsletter, la compilazione del form per ottenere i dati dell’utente…), quindi il traffico effettivamente convertito in iscritti.
Il tasso di conversione è quindi indicatore del reale funzionamento di un sito o una pagina, nonché misura del successo di una campagna pubblicitaria.

COOKIE:

I cookies sono file che rilevano e trasmettono (da un server a un client) determinate informazioni relative alla navigazione degli utenti su un sito web.
Successivamente, il server rimanderà al client gli stessi file ogni qualvolta l’utente accederà ad esso.

COST PER ACQUISITION (CPA):

Dato relativo alle campagne di advertising, identifica il costo per acquisizione.
Si tratta di un metodo di pagamento che si basa sulla finalizzazione (o meno) di una determinata azione (ad esempio un acquisto).

COST PER CLICK (CPC):

Relativo a campagne a pagamento, identifica il costo che l’inserzionista pagherà per ogni click degli utenti sull’annuncio (o link che richieda il collegamento alla pagina dell’inserzionista stesso).

COST PER LEAD (CPL):

Tale costo si riferisce ad ogni lead, ossia ogni azione specifica effettuata dall’utente (ad esempio la compilazione di un modulo o l’iscrizione alla newsletter).

COSTO PER MILLE (CPM):

In questo caso, il costo si riferisce all’esposizione dell’annuncio pubblicitario in questione per 1.000 impressioni.

COST PER SALE (CPS):

L’inserzionista pagherà ogni qualvolta verrà effettuata una vendita che ha origine da un click ricevuto sulla pubblicità.

COST PER IMPRESSION (CPI)/COST PER VIEW (CPV):

Modalità che prevede il pagamento, da parte dell’inserzionista, sulla base di ogni singola visualizzazione (dell’annuncio o del sito web), indipendentemente che l’utente clicchi o meno.

CRAWLING/CRAWLER:

Il crawling (o crawler) è l’attività degli spider dei motori di ricerca, quindi la ricerca e l’analisi dei contenuti delle singole pagine web dei siti che verranno indicizzate nei risultati di ricerca.
Anche detto BOT e sinonimo di spider.

D

DEAD LINK:

Traducile con link morto, è un modo per indicare quei link che non si collegano a nulla o, in alternativa, link “rotti”.

DEM:

Acronimo per Direct Email Marketing.
Identifica le attività di marketing che sfruttano il canale della posta elettronica e risulta molto efficace allo scopo di comunicare verso target specifici, definiti e geolocalizzati, inclusi in mailing list di aziende o privati.

DIGITAL MARKETING:

Indica l’insieme delle attività il cui scopo è pubblicizzare un business attraverso la comunicazione digitale.
In questa categoria rientrano, ad esempio, gli e-commerce, il mobile marketing, il social media marketing, ecc.

DIGITAL STRATEGY:

Identifica la strategia digitale di marketing che ha come obiettivo quello di rafforzare o estendere il business online di un’azienda (o di una realtà commerciale), integrando tra loro leve e strumenti di vario tipo per ottimizzare i risultati.
In generale, si articola in attività finalizzare a: farsi conoscere e attirare nuovi clienti, creare valore, individuare i fattori di successo, individuare i canali più adatti.

DIRECTORY:

Si tratta di una sorta di catalogo, un portale dove sono ordinati una serie di link a diversi siti web, suddivisi per categorie (argomenti).
La differenza tra directory e motore di ricerca vero e proprio è il fatto che la prima si occupa si selezionare manualmente i siti proposti dagli utenti, includendoli nella directory esclusivamente nel caso in cui vengano ritenuti interessanti e di qualità.

DISPLAY MARKETING/DISPLAY ADVERTISING:

È quella forma di marketing online che sfrutta diversi elementi grafici e formati pubblicitari quali banner o pop-up che hanno il compito di promuovere un prodotto o servizio e sono ospitati all’interno di siti, in spazi a pagamento.
La display advertising si riferisce, infatti, a tutta la pubblicità che si adatta alle dimensioni delle pagine web.

DMOZ:

Conosciuta anche come ODP (Open Directory Project), è stata fino al 17 marzo 2017 – data della chiusura – la directory più completa del Web, creata da volontari e tradotta in molte lingue.

DOMINIO:

È Il nome che viene associato ad un sito web.
Si compone di un nome e di un’estensione, quest’ultima anche chiamata TLP (TimeLine Project). I domini possono avere molte, diverse estensioni (ad esempio .com, .net, .org, per Stato: .it, .uk, ecc.).

DOORWAY:

Una pagina Doorway, o Gateway, è una pagina volutamente costruita focalizzandosi su un’unica keyword, il cui obiettivo è quello di sfruttarne la ripetizione ai fini del posizionamento sui motori di ricerca, spesso tralasciando l’aspetto informativo o comunque funzionale della pagina. Per questo motivo, è considerata spam.

DUPLICATE CONTENT:

Un contenuto duplicato è un testo pubblicato in pagine diverse dello stesso sito o nelle pagine di siti diversi.
Gli spider dei motori di ricerca si occupano di filtrare i risultati proposti, così da evitare di proporne di identici o molto simili uno all’altro. Tra gli obiettivi di un sito web c’è infatti quello di essere unico, così da aumentare l’aspetto di qualità.

E

E-COMMERCE:

Sempre più in espansione, i siti e-commerce si occupano di vendere prodotti e servizi su Internet. Si parla, quindi, di commercio elettronico”, per cui gli utenti hanno a disposizione un carrello virtuale dove inseriscono ciò che interessa loro, per un immediato o successivo acquisto.

E-MAIL MARKETING:

Forma di marketing che sfrutta il canale della posta elettronica per proporre prodotti e servizi, promuovendoli agli occhi degli utenti.
DEM e newsletter sono strumenti di e-mail marketing.

ENTRY PAGE:

Si tratta della pagina da cui l’utente entra nel sito web (ad esempio a seguito di una ricerca).
Può coincidere con l’home page ma anche con una landing page sulla quale si è approdati avendo cliccato su un annuncio pubblicitario.

ERRORE 404:

Anche “404 pagina non trovata” o semplicemente 404, indica un codice standard del protocollo http che individua l’impossibilità del server di trovare quella specifica risorsa (nonostante la comunicazione tra client e server sia avvenuta con successo).
Diverso da errori quali ”server non trovato”.

EXIT PAGE:

Al contrario della entry page, questa pagina è l’ultima che viene navigata dall’utente prima di uscire dal sito web.

EYE TRACKING:

È il processo di misurazione e valutazione di come un utente naviga una determinata pagina web (così come un sito intero).
Per farlo, si provvede ad analizzare i movimenti del mouse sulla pagina in questione, di conseguenza dove l’occhio dell’utente si soffermerà maggiormente, quindi non solo il “quanto” ma anche il “come” l’utente fruisce dei contenuti di cui la pagina si compone.

F

FEED RSS:

Il feed o RSS (acronimo di Really Simple Syndication) è definibile come uno tra i formati più popolari per distribuire contenuti sul Web.
Si tratta di un contenuto formattato tramite codice XML. Grazie al feed è possibile scambiare contenuto tra diverse applicazioni o piattaforme.

FFA (FREE FOR ALL) LINK:

Questo termine individua pagine in cui sono contenuti molti link che ciascun visitatore può aggiungere.
Lo scopo è quello di aumentare in modo forzato la propria link popularity, motivo per cui i motori di ricerca si attivano per oscurare tali pagine dai risultati di ricerca e, talvolta, penalizzare i siti in esse contenuti.

FIDELIZZAZIONE:

Quando si parla di fidelizzazione ci si riferisce alle strategie e tecniche di marketing che hanno come obiettivo quello di creare fiducia nel cliente, così da consolidare un legame e mantenere salda la clientela acquisita, cercando di coinvolgerla per ripetere gli acquisti.

FORUM:

Si tratta di un sito dove gli utenti possono registrarsi e scambiare opinioni rispetto ad un topic principale suddiviso in argomenti secondari, raggruppati in diverse sezioni del forum.
È quindi possibile commentare tramite messaggi testuali o contenenti immagini, audio, video ecc.

FRAME:

Tecnica utilizzata per la costruzione di documenti HTML a finestre, quindi per la combinazione di più documenti nella medesima schermata (finestra), dividendo lo spazio di quest’ultima in più sezioni distinte, ciascuna delle quali ospita un file HTML diverso.

G

GIF:

Acronimo di Graphic Interchange Format.
È un formato specifico utilizzato per le immagini (non fotografiche) delle pagine web, in particolare icone, grafici e anche animazioni.

GOOGLE:

Si è imposto, nel tempo, come principale motore di ricerca e, ad oggi, è in assoluto il più utilizzato.
Google provvede a indicizzare i contenuti dei vari siti Internet e li ordina per restituire risultati pertinenti e di qualità alle ricerca effettuate dagli utenti.

GOOGLE+:

Anche chiamato Google Plus o G+, è il social network ufficiale di Google e dà la possibilità di condividere contenuti, connettersi con altri utenti iscritti, seguire pagine, creare eventi ecc.

GOOGLE ANALYTICS:

È un sistema gratuito di statistiche che Google mette a disposizione per analizzare i dati dei visitatori che navigano su un sito web.

GOOGLE CAFFEINE (Update):

Uno degli aggiornamenti di Google tra i più importanti: ha consentito un miglioramento dell’archiviazione dei dati, oltre che una maggiore velocità.
Si tratta di un nuovo sistema di indicizzazione, sviluppato nel 2009 (ufficializzato nel 2010).

GOOGLE DANCE:

Individua il periodo di tempo durante il quale Google provvede ad aggiornare il proprio database, calcolando i valori relativi al PageRank delle pagine presenti in archivio.
Questo aggiornamento si verifica, in media, una volta al mese e dura alcuni giorni in cui avviene una sorta di fluttuazione dei posizionamenti dei vari siti. Da qui il nome Dance.

GOOGLE PANDA (Update):

Uno degli algoritmi introdotto da Google nel 2011, si occupa del miglioramento della user experience, valutando la qualità e il valore dei siti web presenti nei risultati di ricerca, eventualmente penalizzando i siti considerati spam o con contenuti scarsi o non pertinenti.

GOOGLE PENGUIN (Update):

Sviluppato di seguito a Google Panda, si tratta di un algoritmo che prende in considerazione le tecniche utilizzate da SEO e web master, penalizzando quei siti web che si posizionano a seguito di strategie considerate estreme (quindi anche siti over-optimized)

GOOGLE SEARCH CONSOLE:

Si tratta di uno strumento messo a disposizione gratuitamente da Google per SEO e webmaster, per consentire di visualizzare ed analizzare i dati relativi al posizionamento dei siti web e la questione relativa alla loro usabilità.

H

HEADINGS/HEADING TAG:

Si tratta della tipologia di tag utilizzata per identificare le intestazioni, elementi molto importanti per i motori di ricerca.
Gli headings possono andare dall’H1 (il principale) fino agli H6, in base alla complessità e, soprattutto, alla profondità del contenuto.

HIDDEN TEXT:

Letteralmente “testo nascosto”, identifica quel testo relativo ad una pagina (o sito) web che è invisibile agli occhi degli utenti ma visibile ai motori di ricerca.
È spesso utilizzato come tecnica di spam, per questo i motori tendono a penalizzare i siti che ne fanno uso o, addirittura, rimuoverli dal proprio database.

HOME PAGE:

È la pagina principale di un sito web, quella che viene considerata la presentazione del sito intero e corrisponde al dominio.

HOST:

Termine che inquadra un server sul quale è possibile ospitare un servizio web.
L’utente può accedere all’host tramite una connessione stabile alla rete.

HTML:

Acronimo di Hyper Text Markup Language.
Si tratta di un linguaggio di programmazione utilizzato per sviluppare pagine web. Grazie all’HTML è possibile inserire nella pagina una serie di elementi, quali testo, immagini, audio ecc., collegabili ad altre pagine presenti su server diversi.

HTTP:

Acronimo per Hyper Text Transfer Protocol.
Protocollo di rete generalmente utilizzato per la trasmissione delle informazioni sul Web.

I

IMPRESSION:

Con il termine impression ci si riferisce al numero di volte che un utente visualizza una pagina, un banner o un link pubblicitario (a prescindere dal fatto che clicchi su di esso).
Nelle campagne pubblicitarie, è infatti possibile pagare un costo per impression (CPI).

INBOUND LINK:

Anche detto backlink o internal link, rappresenta un link in entrata da altri siti.
È molto importante dal punto di vista del posizionamento, in quanto contribuisce ad aumentare la link popularity del sito e il valore di PageRank.

INBOUND MARKETING:

Si tratta di una tecnica di marketing online che si pone l’obiettivo di realizzare contenuti interessanti che possano attirare potenziali clienti – quindi utenza/traffico qualificato – su un sito web, per poter stabilire una relazione e spingerli, di conseguenza, ad acquistare il prodotto (o servizio) proposto.

INDICIZZAZIONE:

Processo tramite il quale un sito web viene inserito nel database dei motori di ricerca (o di una directory), di conseguenza reso visibile tra i risultati relative a ricerche degli utenti relative a quel determinato argomento.

INDIRIZZO IP:

Codice numerico identificativo (unico), che distingue ogni computer.
In tal modo, navigando in Internet è possibile risalire alla localizzazione e all’attività compiuta dai singoli computer.

J

JPEG:

Acronimo di Joint Photographic Experts Group.
È un formato standard che si utilizza per rappresentare le immagini (fotografiche) che si trovano nelle pagine web.

K

KEI:

Acronimo per Keyword Effectiveness Index, quindi l’indice di efficacia di una parola chiave.

Si tratta di una variabile SEO fondamentale per l’ottimizzazione di pagina e siti web e viene calcolata mediante il rapporto tra il volume delle ricerche medie mensili al quadrato di una keyword e la concorrenza già posizionata per quella specifica parola.

KEYWORDS:

Termine inglese traducibile in “parole chiave”.
Identifica la parola, o le parole, digitate dagli utenti nella stringa di ricerca apposita sui motori come Google.
Fondamentali dal punto di vista SEO, in quanto rappresentano la base su cui lavorare per analizzare e attivarsi al fine di posizionare un sito web al meglio all’interno della SERP.

KEYWORD DENSITY:

Si riferisce alla densità della parole chiave all’interno di un testo.
La densità è l’indicatore della frequenza con cui compare la keywords e si riporta in percentuale rispetto al totale delle parole che compongono il testo.

KEYWORD STUFFING:

Fenomeno che interessa l’ambito SEO, in particolare il SEO copywriting, e fa riferimento alla ripetizione intensiva di determinate parole chiave all’interno di un testo così come del codice e dei tag di una pagina web e dell’intero sito. I motori di ricerca includono questa pratica tra quelle considerate spam.

KPI:

È un indice di prestazione utilizzato in economia e, di conseguenza, adottato dal marketing (anche digitale), per misurare le performance relative ad un sito web e, in particolare, verificare il raggiungimento di obiettivi precedentemente stabiliti.

L

LANDING PAGE:

Pagine “speciali”, create per presentare un prodotto o servizio in modo tale da attirare potenziali clienti, spingendoli a compiere una determinata azione.
Il loro compito è infatti quello di ricevere un utente che atterra sul sito a seguito di un click su un link o un banner pubblicitario, catturandone le informazioni tramite la compilazione di un form.

LEAD GENERATION:

Insieme di pratiche e azioni di marketing il cui obiettivo è attrarre potenziali clienti sul sito web, quindi non utenti a caso ma traffico qualificato, ossia persone realmente interessate al prodotto (o servizio) offerto.
Lo scopo è quindi quello di ottenere una lista di contatti (completi delle relative informazioni) che, nel medio-lungo periodo, potrebbero generare conversioni.

LINK BUILDING:

Attività molto importante dal punto di vista SEO, consiste nella creazione o nell’accrescimento del profilo di link che puntano ad un sito web, allo scopo di produrre traffico indirizzato al sito stesso.

LINK POPULARITY:

Letteralmente “popolarità da link”, è un indicatore che misura la quantità di collegamenti (link) che puntano ad un sito web.
Infatti, più alto è il numero di link, più il sito risulterà importante, pertanto verrà considerato popolare dai motori di ricerca che tenderanno, di conseguenza, a favorirne il posizionamento.

LONG TAIL:

Letteralmente “coda lunga” (delle keywords).
In riferimento ad una parola chiave, indica che questa contiene più di 4 o 5 termini.
In ottica SEO, è utile servirsi anche di keywords a coda lunga poiché in molti casi si tratta di parole chiave per cui la competitività è bassa, in quanto cercate relativamente poco dagli utenti. Di conseguenza, è più semplice posizionare una pagina con queste, piuttosto che con parole chiave generiche altamente concorrenziali.

LSI (LATENT SEMANTIC INDEXING):

Si tratta di una tecnologia che prende in considerazione le relazioni di significato tra parole e concetti presenti in un testo, per verificare la pertinenza e le somiglianze dal punto di vista semantico, così da individuare più precisamente l’argomento trattato.

M

META DESCRIPTION:

È la meta descrizione, ossia quella stringa di testo, della lunghezza massima di 155caratteri (spazi inclusi), che corrisponde a ciò che compare sotto il titolo per ogni risultato presente nella SERP.

META TAG:

Si tratta di un tag HTML che può contenere informazioni di diversa natura.

Spesso, i meta tag prevedono contenuti che servono appositamente per i motori di ricerca (come, ad esempio, la meta description).

MOBILE MARKETING:

Individua una tipologia di marketing che si riferisce, nello specifico, ai dispositivi mobile (ad esempio smartphone e tablet).

Ad oggi, infatti, la maggioranza delle persone naviga da mobile, da qui l’esigenza di creare strategie e azioni ad hoc per questo settore.

MOTORI DI RICERCA:

Sono definibili come software che si occupano di analizzare i siti web e tramite cui è possibile effettuare una ricerca di termini o frasi all’interno della Rete mondiale di Internet (indicizzando i risultati in ordine di pertinenza).

Google è il più famoso.

N

NEGATIVE SEO:

Sono così definite l’insieme di pratiche sleali atte a danneggiare volutamente un sito web concorrente.
In pratica, si tratta di creare link “negativi” da indirizzare a un sito con lo specifico intento di danneggiarne la reputazione. Infatti, lo spider dei motori di ricerca tenderà a penalizzarlo, ad esempio se dovesse considerarlo spam.

NEWSLETTER:

Strumento di marketing che si presenta come una comunicazione periodica tramite e-mail ad una lista di contatti precedentemente acquisiti, contenente informazioni su determinati argomenti e, in parte, contenuto promozionale.
Gli utenti sono persone che hanno rilasciato i propri dati, confermando la disponibilità alla ricezione della newsletter.

O

OUTBOUND LINK:

Sono i link in uscita, quindi collegamenti verso siti web e pagine esterni.
Elementi molto importanti, in quanto aumentano l’attinenza della pagina web (e dell’intero sito) ad un determinato tema, di conseguenza è fondamentale verificare preventivamente la pagina e il sito cui si collegano.

P

PAGERANK:

Si tratta di un valore numerico, da 0 a 10, che Google attribuisce ad una determinata pagina presente nel proprio database in base al numero di link in entrata (backlink) ed al valore di questi – quindi quantità e qualità –.

Questo numero simboleggia il grado di importanza che il motore di ricerca associa alla pagina, di conseguenza è molto importante in termini di posizionamento tra i risultati della SERP.

PAY PER CLICK (PPC):

Si riferisce alla modalità di pagamento della pubblicità online in base alla quale viene definito preventivamente un budget e quanto destinare per ogni click, partecipando poi ad una sorta di asta online dove il prezzo unitario sarà stimato a seconda della concorrenza presente.

L’inserzionista pagherà quindi per ogni click-through, ossia ogni click sul banner o sull’annuncio che condurrà al suo sito web.

PENALIZZAZIONE:

Termine riferito alle “punizioni” inflitte dal motore di ricerca ad una determinata pagina web o all’intero sito. È quindi un concetto che interessa il posizionamento su Google e sui motori.

Solitamente, un sito web viene penalizzato a seguito della rilevazione di anomalie, determinate ad esempio dall’utilizzo di tecniche SEO non conformi a quanto stabilito dal motore di ricerca oppure errori di varia natura, che portano il motore a considerare la pagina o il sito web come spam. A seconda della gravità, la penalizzazione può consistere in un limite a livello di ranking o nella cancellazione dagli archivi di Google (la forma più grave, ossia il ban)

PERSUASIVE COPYWRITING:

Come suggerito dallo stesso nome, si tratta della pratica di copywriting persuasivo, ossia quella tecnica di scrittura che punta a creare contenuti in grado di attrarre l’utente, destinata quindi all’aumento del traffico su un sito web e, in particolare, alla conversione, invogliando quindi l’utente a compiere una determinata azione.

PLUGIN:

Termine utilizzato per indicare un software aggiuntivo la cui funzione è quella di estendere le funzionalità di un altro software (es. i plugin di WordPress che sono a tutti gli effetti degli aggiornamenti).

POP-UP:

Finestra che si apre automaticamente durante la navigazione di un sito internet (o di una applicazione) per attirare l’attenzione dell’utente.

POSIZIONAMENTO:

In inglese ranking, è un concetto base, fondamentale per la SEO (e non solo), che fa riferimento all’insieme di strategie, tecniche e azioni di ottimizzazione messe in pratica dai web master per aumentare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca.

Si parla di posizionamento organico (o posizionamento naturale) in relazione alle tecniche operate allo scopo di far comparire il sito tra i risultati di ricerca non a pagamento. Concetto opposto è quello del PayPerClick, per cui si acquista la presenza tra i risultati sponsorizzati tramite inserzioni e campagne pubblicitarie.

Q

QUALITY SCORE:

Si tratta di un valore che viene assegnato da Google alle singole parole chiave pubblicizzate su Adwords (quindi a pagamento).

Viene calcolato sulla base di una serie di fattori e indica la qualità della keyword in relazione all’annuncio e alla ricerca effettuata dall’utente.

QUERY:

Il termine ‘query’ è traducibile in ‘interrogazione’.

È un concetto che fa riferimento alla ricerca dell’utente sul motore di ricerca che rappresenta, appunto, una richiesta di informazioni.

R

RANKING:

Termine inglese per ‘posizionamento’ ed è il metodo utilizzato dai motori di ricerca per disporre ed ordinare pagine e siti web nei risultati di ricerca a seguito di una specifica query digitata da un utente.

REDIRECT:

Letteralmente ‘reindirizzamento’, è una operazione che permette di dirottare automaticamente l’utente da una pagina web ad un’altra.

Spesso questa pratica è utilizzata per nascondere qualcosa, motivo per cui i motori di ricerca non amano questo tipo di pagine.

Alcuni esempi: Redirect 301 che indica la rimozione permanente di una pagina; Redirect 302 che, al contrario, individua un trasferimento temporaneo.

REFERRAL:

Informazione relativa alla sorgente di traffico di un sito.
Individua quindi l’indirizzo (URL) del sito di provenienza di un utente che è atterrato sulla pagina del sito d’interesse.

REL CANONICAL:

Rel=“canonical” è una tag utile per trasferire al motore di ricerca l’informazione relativa all’URL univoco di ogni pagina, evitando quindi il rischio che le pagine di un sito web accessibili da indirizzi differenti possano essere indicizzate più volte (in particolare per i siti e-commerce).

REL NOFOLLOW:

Rel=“nofollow” è una tag HTML utilizzata in abbinamento a determinati link.
È un attributo che indica ai motori di ricerca di non seguire quel collegamento ipertestuale (spesso utilizzato per pagine non propriamente inerenti al sito web).

REL NOINDEX:

Rel=“noindex” è una tag usata per passare ai motori di ricerca una specifica informazione, ossia quella di non indicizzare quella determinata pagina.

REMARKETING:

Il concetto di remarketing fa riferimento ad una funzionalità legata all’ambito della pubblicità online e, in particolare, al marketing comportamentale.

Sfruttando i cookies rilasciati al browser, è possibile quindi avvalersi del remarketing per raggiungere gli utenti che, in precedenza, hanno visitato una pagina web o un sito. L’utente, durante la navigazione, si vedrà riproposto l’annuncio del sito visitato in precedenza, per il quale non era stata effettuata l’azione voluta, quindi la conversione.

ROI:

Acronimo di Return On Investement, il ROI è un indicatore economico applicato anche all’ambito web che si riferisce al ritorno generato dall’investimento di un determinato capitale in operazioni quali la comunicazione e la promozione di un sito web.

S

SEM:

Acronimo per Search Engine Marketing, letteralmente marketing dei motori di ricerca, è quell’insieme di attività che hanno come obiettivo la generazione di traffico qualificato verso un sito web. Infatti, tutto ciò significa aumentare la possibilità di attirare potenziali clienti e, di conseguenza, il ROI generato.

Il SEM si riferisce, in particolare, alle campagne pubblicitarie sui motori di ricerca (in particolare Google AdWords).

SEO:

Acronimo per Search Engine Optimization, è un termine che riferisce a tutte le operazioni svolte dai web master per ottimizzare pagine e siti web, allo scopo di posizionarli nel miglior modo possibile su Google e, in generale, sui motori di ricerca, all’interno dei risultati organici.

Come per il SEM, l’obiettivo è quello di portare traffico qualificato al sito, così da generare delle conversioni.

SERP:

Acronimo di Search Engine Results Page, la SERP è l’elenco di risultati che un motore di ricerca restituisce in relazione all’inserimento di una determinata query da parte di un utente.

All’interno di una SERP compariranno, in alto, gli annunci sponsorizzati (quindi quelli a pagamento derivanti da Google AdWrods) e a seguire i risultati organici.

SERVER:

Il server è una macchina, quindi un calcolatore elettronico o un computer ad alte prestazioni, la cui funzione è quella di fornire uno o più diversi servizi agli utenti all’interno di una Rete.

È possibile distinguere server condivisi, dove le risorse vengono appunto sfruttate da più siti web diversi, e server dedicati, ossia ad uso esclusivo, generalmente considerati più efficienti e, di conseguenza, dal costo più alto rispetto ai precedenti.

SITEMAP:

Può essere considerata come la mappa di un sito web, all’interno della quale sono raccolte tutte le URL delle singole pagine di un sito web per le quali si desidera che il motore di ricerca operi l’indicizzazione.

Compilando correttamente la sitemap si favorisce anche la scansione efficiente del sito da parte dei motori.

SITI RESPONSIVE / MOBILE FRIENDLY:

Vengono definiti siti responsive o mobile friendly quelli studiati, progettati e strutturati per restituire un layout che risulti fluido e, soprattutto, adattabile alla navigazione da dispositivi mobili, diversi dai computer (tipicamente smartphone e tablet), che quindi hanno risoluzioni e dimensioni differenti.

SNIPPET:

Di base, si tratta di una porzione del codice sorgente estratto da un programma.

In ambito di motori di ricerca, si intende la descrizione di un sito web nella SERP di ricerca che, in caso venga compilato l’apposito tag meta description, corrisponderà a quest’ultima. Altrimenti, verrà sostituito da una porzione di testo ritenuta significativa in base alle keyword di ricerca dell’utente.

SOCIAL MEDIA:

I social media sono tutte quelle applicazioni, ambienti e piattaforme digitali utili per pubblicare ed avere accesso alle notizie, condividendo testi, immagini, video e non solo.

Sono strumenti a basso costo e, ad oggi, si considerano indispensabili per una valida e completa strategia di web marketing.

SOCIAL MEDIA MARKETING:

È quel ramo del marketing digitale che si occupa delle attività di promozione e vendita tramite il canale dei social network, oltre a blog e forum.

L’obiettivo è quindi quello di creare visibilità su queste piattaforme, attirando gli utenti e spingendoli a compiere l’azione voluta, quindi la conversione.

SPAM:

Si considera spam qualunque attività e tecnica finalizzata ad aggirare i sistemi utilizzati dai motori di ricerca per valutare i contenuti, la qualità e la pertinenza di un sito web.

Questo termine è utilizzato anche per far riferimento alla posta elettronica indesiderata ricevuta in casella.

SPIDER:

Sinonimo di BOT o crawler, lo spider è il software dei motori di ricerca il cui compito è scansionare le pagine web di un sito, valutando quindi i contenuti presenti (sia testuali che multimediali, oltre che i link) e provvedendo a creare una copia delle singole pagine per poterle indicizzare nei risultati di ricerca.

SQUEEZE PAGE:

Pagina web creata all’unico scopo di catturare informazioni e dati dell’utente che vi approda, motivo per cui si presenta come una pagina nella quale non figurano link che potrebbero indirizzare altrove.

STOP WORD:

Concetto che si contrappone a quello di “parole reali”.
Le stop words sono infatti proposizioni, congiunzioni, articoli ecc., ignorate da Google e dai motori di ricerca nella fase di indicizzazione in quanto non hanno significato proprio.

SUBMISSION:

Il termine ‘submission’, traducibile in ‘segnalazione’, è un’operazione diretta ai motori di ricerca per cui viene fornita la URL di una pagina web cosicché il motore provveda a visitarla.

T

TAG:

Si definisce tag un’etichetta che individua una parola chiave (singola o composta) o un termine che viene associato ad un elemento per classificare il suo contenuto.

I tag sono utilizzati, nel codice HTML, come marcatore per i diversi elementi (es. titolo, body, immagini…ciascuna avrà un tag diverso di specifica).
All’interno di un sito Internet, invece, identificano un argomento trattato in un articolo (solitamente, i tag figurano a fondo pagina, meno frequentemente all’inizio), così da creare anche un metodo di navigazione alternativo, “per tag”, appunto, che facilita l’utente nella ricerca per parole chiave inerente al blog del sito.

TAG TITLE:

Il tag più importante di tutti è il Title in quanto rappresenta una delle prime cose lette dai motori di ricerca e il contenuto di maggior rilevanza nei risultati della SERP. Per questo motivo, è fondamentale che sia coerente con il contenuto della pagina e dovrebbe contenere la keyword principale, il tutto per far sì che risulti ottimizzato e possa quindi contribuire al buon posizionamento del sito web.

TARGET:

Si definisce target la porzione di utenti che si desidera raggiungere. Rappresenta a tutti gli effetti l’obiettivo delle azioni poste in essere da un sito web, il pubblico di riferimento (ad esempio il segmento cui si rivolge una campagna pubblicitaria).

TRAFFICO:

In ambito Web, il traffico si riferisce alla quantità di visitatori unici di una pagina web o di un sito. In particolare, in tema di web marketing e di SEO, si usa parlare di traffico qualificato per indicare non un qualsiasi utente ma visitatori selezionati sulla base di alcuni elementi (es. interessi, geolocalizzazione ecc.), per cui sono considerati utenti potenzialmente interessati al prodotto o servizio offerto da un sito web. Di conseguenza, tenderanno a convertire con maggiore probabilità.

U

URL:

Acronimo di Uniform Resource Locator, la URL rappresenta l’indirizzo unico di una determinata risorsa Internet, qualunque essa sia (ad esempio un file immagine o un testo ecc.).

USER EXPERIENCE:

Abbreviata in UX e traducibile in “esperienza utente”, è l’insieme di sensazioni, percezioni e reazioni provate da quest’ultimo durante la navigazione su un determinato sito web e, in particolare, un prodotto o servizio messo a disposizione online.

I web master studiano la UX per progettare e strutturare ad hoc i siti web mettendo al centro i bisogni degli utenti, affinché trasmettano sensazioni positive all’utente che, di conseguenza, sarà più propenso a convertire.

USER GENERATED CONTENT:

Letteralmente “contenuti generati dagli utenti, gli UGC sono appunto tutti i contenuti che vengono realizzati dal pubblico del web e non da aziende o web master.

USER INTERFACE:

Abbreviata in UI, è l’interfaccia utente (quindi l’interfaccia uomo-macchina), ossia il complesso degli elementi e degli strumenti che consentono di comunicare tra le due parti, quindi di navigare in facilità su un determinato sito web.

UNIQUE VISITOR:

Si tratta dei visitatori unici che hanno navigato un sito web in un determinato lasso di tempo.

V

VIRAL MARKETING:

È quella branca del marketing che sfrutta il passaparola (anche detto word of mouth). Si tratta quindi di un marketing non convenzionale, un’attività il cui scopo è creare viralità rispetto ad un determinato messaggio di natura commerciale.

VISITA:

Si parla di ‘visita di un sito web’ in riferimento all’accesso da parte di un utente.
È il principale dato su cui si basa qualunque analisi e scansione per valutare l’andamento di un sito web.

W

W3C:

Sigla che individua il World Wide Web (da qui la dicitura W3) Consortium, ossia l’organizzazione internazionale non governativa che si occupa di sviluppare costantemente le funzionalità del Web e i suoi linguaggi, con l’obiettivo di aumentare sempre più gli standard (in particolare quelli qualitativi) della Rete, così da favorire la navigazione e la comunicazione digitale.

WEB ANALYTICS:

Raggruppa tutte le attività di analisi relative al Web e si riferisce, nello specifico, a quelle che interessano le performance dei singoli siti Internet.

Grazie ad una serie di programmi è possibile rintracciare i visitatori del sito e osservarne i movimenti (e comportamenti), oltre al tempo trascorso sulle varie pagine, le ricerche effettuate e molto altro. Generalmente, l’analisi del comportamento è basata sull’utilizzo dei cookie.

WEB MARKETING:

Definisce tutta la serie di attività che interessano la promozione di un prodotto o servizio su Internet, per cui l’obiettivo è sviluppare il business di un’azienda in ambito Web.

Ciascuna azione è finalizzata ad attirare traffico qualificato sul sito affinché questo possa trasformarsi in potenziali clienti per l’azienda.

WHITE HAT:

Concetto che individua l’insieme delle tecniche e pratiche SEO di ottimizzazione di un sito web “positive”, ossia quelle che non vengono considerate come potenziale spam da parte dei motori di ricerca.

Contrario di black hat.

WORD OF MOUTH (WOM):

Il WOM è la sigla inglese per indicare il passaparola che, in ambito Web, si riferisce agli scambi di pareri e consigli tra gli utenti in merito ad un determinato prodotto o servizio.

WORDPRESS:

Si tratta di una delle più famose piattaforme open-source CMS (Content Management System). Facile da usare, permette di gestire in maniera intuitiva un sito web o, eventualmente, un blog.
Non è necessario conoscere i linguaggi ed è possibile creare pagine e articoli con estrema semplicità.

X

XML:

Acronimo di Extensible Markup Language, rappresenta un linguaggio-codice grazie al quale è possibile creare diversi formati di documenti all’interno del Web.
L’XML è quindi un metalinguaggio ed è nato per superare i limiti del tradizionale HTML.

Y

YOUTUBE:

Piattaforma conosciuta in tutto il mondo, proprietà di Google, è il principale social network utilizzato per guardare e condividere contenuti video.

YOAST SEO:

Si tratta di un plugin sviluppato per WordPress dal team di Yoast allo scopo di favorire il posizionamento di un sito web (o un blog) all’interno della SERP di ricerca.

Z

ZMOT:

Sigla per Zero Moment of Truth (Momento Zero della Verità), rappresenta il momento in cui nasce la consapevolezza di un utente in merito ad un determinato bisogno, per cui decide di accedere al Web e navigare in cerca della “soddisfazione”.

È il momento in cui si costruisce le proprie opinioni e convinzioni in merito ad un prodotto o servizio, di conseguenza ha anche avvio il processo di acquisto. Un buon marketer dovrà quindi sfruttare al meglio il ZMOT per conquistare l’utente.