14 Ott Intelligenza Artificiale e Copywriting: binomio possibile?
Si sente sempre più spesso parlare di Intelligenza Artificiale (AI). Dalla Smart Home al riconoscimento facciale, d’altronde, le applicazioni di questa tecnologia stanno conoscendo una crescente diffusione, tanto da essere ormai parte integrante della nostra quotidianità.
In un contesto simile permane tuttavia un dubbio: quello tra Intelligenza Artificiale e Copywriting è un binomio possibile? L’AI è destinata a rubare il lavoro ai Copywriter o contribuirà a migliorarlo? Facciamo il punto della situazione.
Che cos’è l’Intelligenza Artificiale: una definizione
L’universo che ruota intorno all’Artificial Intelligence è molto complesso e riguarda un ampio numero di ambiti, spaziando dall’informatica fino alla neurobiologia. Volendo dare una definizione in breve dell’Intelligenza Artificiale, possiamo però considerarla come l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali l’apprendimento, il ragionamento e la pianificazione.
Il tutto si basa su una serie di algoritmi capaci di elaborare enormi quantitativi di dati, così da permettere alle macchine di ragionare e di apprendere in maniera autonoma, approssimandosi sempre di più al comportamento umano. Ma l’Intelligenza Artificiale può essere in qualche modo d’aiuto al Copywriting?
L’apporto dell’Intelligenza Artificiale al Copywriting
Grazie alla sua capacità di intercettare preferenze e gusti degli utenti, l’Intelligenza Artificiale può fornire un aiuto importante a chi si occupa di Copywriting. Innanzitutto nella selezione dei contenuti che possono risultare più utili e interessanti per uno specifico target di riferimento. Ma l’Intelligenza Artificiale può anche aiutare i Copywriter nella redazione e nell’editing dei testi, oltre che nella loro ottimizzazione in ottica SEO. Sotto questo punto di vista, quindi, l’Artificial Intelligence rappresenta un supporto per chi lavora nell’ambito del Copywriting,
Nella loro attività, i Copywriter possono fruire di una serie di tool basati sull’Intelligenza Artificiale che aiutano a ottimizzare il loro lavoro abituale. Qualche esempio? Il tool Acrolinx permette di migliorare i contenuti in modo tale che tra i testi si venga a produrre un certo grado di coerenza nel linguaggio, nello stile e nel tono di voce adottati ma anche per ciò che riguarda il marchio al centro dell’interesse.
Anche Grammarly è uno strumento basato sull’AI che si dimostra utile per favorire il lavoro dei Copywriter. Il tool serve infatti per la correzione di bozze dei testi, seppur solo in inglese al momento.
Quelli appena descritti sono solo due esempi di applicazioni in cui l’Intelligenza Artificiale risulta di supporto al lavoro dei Copy ma se ne potrebbero citare svariati altri.
L’Intelligenza Artificiale ruberà il lavoro ai Copywriter o contribuirà a migliorarlo?
Detto questo, cerchiamo di dare una risposta definitiva alla domanda che ci siamo posti in partenza: quella tra Intelligenza Artificiale e Copywriting può essere una convivenza pacifica? O l’AI è destinata a sottrarre lavoro a questi professionisti della scrittura? In base a quanto abbiamo appena evidenziato, la risposta sembra a questo punto scontata.
Se l’AI si occupa di raccogliere e di elaborare dati, utilizzandoli per correggere errori e refusi oltre che per aiutare i professionisti nella elaborazione dei contenuti, a oggi può rappresentare esclusivamente un supporto per chi si occupa di Copywriting. I professionisti possono quindi trarre giovamento dall’aiuto fornito dall’Intelligenza Artificiale, riuscendo così a concentrare le proprie energie in altre direzioni, prima tra tutte la creatività.